Nel 1881 l’antiquario Stefano Bardini aprì il suo incredibile negozio in Oltrarno, per rispondere alle sempre crescenti esigenze del raffinato collezionismo internazionale.
Con i suoi rapporti con direttori di musei e acquirenti aristocratici di tutto il mondo, Bardini contribuì a diffondere il mito del Rinascimento italiano. In questo modo, l’antiquario influenzò il gusto e impose mode, non solo in campo collezionistico, ma anche nell’arredamento d’interni; ne è un esempio il celebre blu da lui utilizzato per le pareti e apprezzatissimo dall’élite sociale e culturale del periodo.
Alla morte di Bardini nel 1922, le sue collezioni, varie per epoca, provenienza e tipologia (dipinti, sculture, armi, bronzetti, ceramiche, tappeti, oggetti d’arredo) vengono donate al Comune di Firenze.
Il Mueo Stefano Bardini è un museo che ancora oggi affascina i visitatori di tutte le età per la sua atmosfera elegante e preziosa, entro la quale sono custoditi grandi capolavori dell’età medievale e moderna.